Un dolce che non butta via niente, permette
di fare un ottimo uso di albicocche troppo mature e invita a fare delle ottime
meringhe con gli albumi “scartati”. Fresco e fruttoso, si può quasi dire che fa
stare bene. Abbinato a Questa è l’acqua perché dopo aver letto i racconti di
Wallace (e il suo discorso per la cerimonia delle lauree al Kenyon
college) non si ha voglia di buttare via niente. Non così fresco e non così
fruttoso, ma carico di malattia, depressione, ansia e sconfitte. Però uno
splendido libro, non si divora ma si gusta un racconto alla volta, poi ci si
distrae e si apprezza che bel tempo che fa, si gusta una dolcissima meringa.
Ricetta:
Crema di albicocche
Sbucciare, togliere il nocciolo e tagliare a
pezzetti 15 albicocche molto mature
(che state per buttare perché troppo mollicce, per esempio). Far sciogliere in
una casseruola due noci di burro e aggiungervi poi le albicocche; far cuocere
fino a che tutta la frutta non si è disfatta, aggiungere un po’ di cannella
(quanto gusta di più), una bustina di vanillina e le noccioline tritate (un po’
così, a occhio). Mescolare un po’ e togliere dal fuoco. Far scaldare 500 ml di latte, e da parte sbattere 80 gr di zucchero di canna con 1 uovo e 4 tuorli (non buttare gli albumi, sarebbe uno spreco….meringhe!).
Unire il latte alle uova + zucchero e poi unirvi anche le albicocche. Versare
negli stampini imburrati e far cuocere a bagnomaria nel forno a 180°C fino a
quando non si saranno induriti. Togliere, lasciar intiepidire e mettere in
frigo per un paio d’ore. Spolverare la superficie con un po’ di cannella e
qualche nocciolina tritata.
Pulizia del recipiente: il composto di albicocche non è buono, è
piuttosto aspro. Unito alle uova-latte-zucchero migliora notevolmente, ma
niente di paradisiaco.
Meringhe
Montare a neve i 4 albumi con un pizzico di
sale; a metà montatura circa, iniziare ad aggiungere 280 gr di zucchero.
Incorporare bene, montare finchè non diventa bello sodo, poi mettere in una
tasca da pasticcere e fare le meringhe (su teglia con carta da forno).
Infornare a 100°C per circa due ore.
Pulizia del recipiente: dolce dolce, nauseante.